Human Innovation & Hub si rivolge a piccole, medie e grandi realtà

che hanno già acquistato o stanno valutando di acquistare macchinari o dispositivi nuovi previsti dalla normativa per consigliarli e valutare la possibilità di benefici fiscali da tali acquisti.

 

L’ammodernamento del parco beni strumentali e la trasformazione tecnologica e digitale delle aziende manifatturiere italiane sono due obiettivi prioritari individuati dal Piano Industria 4.0: l’obiettivo principale

è quello di contrastare da un lato un’obsolescenza media più elevata rispetto a quella dei nostri competitor e dall’altro colmare uno storico ritardo del nostro Paese nell’adozione delle tecnologie di frontiera.

 

Industria 4.0 è un piano nazionale d’Impresa che facilita l’accesso delle aziende alla “quarta rivoluzione industriale”, mediante alcune azioni di sostenibilità come Iper e Super Ammortamento prima e Crediti di Imposta poi.

Si assisterà sempre più alla connessione tra sistemi fisici e digitali grazie all’utilizzo di dispositivi intelligenti, interconnessi e collegati alla rete.

Queste macchine permetteranno inoltre di svolgere analisi sui Big Data e consentiranno adattamenti real-time sui sistemi produttivi migliorando di fatto il consumo e dispendio energetico. In Italia abbiamo impianti invecchiati e scarsa introduzione di nuove tecnologie;

Per svecchiare questi apparati devono essere soddisfatti alcuni prerequisiti, che richiedono investimenti:

  • una maggiore dotazione di capitale umano con queste competenze;
  • una maggiore capacità di banda per connettere le imprese al mercato;
  • servono investimenti in macchinari;

COSA VUOL DIRE INTERCONNESSIONE

La definizione di interconnessione è chiaramente cristallizzata nella già citata Circolare N. 4/E del 30/03/2017, la quale stabilisce che un bene può essere definito ‘interconnesso’ ai fini dell’ottenimento del beneficio, se rispetta i seguenti requisiti, necessari e sufficienti:

1) scambio di informazioni con sistemi interni (es.: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) e/o esterni (es.: clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.);

2) identificazione univoca, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es.: indirizzo IP).

Se si può inviare un’istruzione, vuol dire che il messaggio è compreso grazie a un protocollo di comunicazione e che arriva a destinazione grazie a uno schema di indirizzamento e instradamento. Attenzione però: per soddisfare il primo punto è necessario che un bene “scambi” informazioni; dunque, deve essere garantita la bi-direzionalità della comunicazione, intesa in questo contesto come un canale di comunicazione che permette il flusso informativo verso e dalla macchina.

A CHI SI RIVOLGE IL LEGISLATORE

A tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione,

dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. Il credito d’imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime. Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

COME SI DIVIDONO I BENI 4.0

BENI MATERIALI

(allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232 - ex Iper ammortamento) • Macchine 4.0 esposte precedentemente

BENI IMMATERIALI

(allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205) • software, • sistemi e system integration • piattaforme e applicazioni connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0» Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.